MAPS: una soluzione per l’aderenza alla terapia

Luglio 18, 2012 in Case Studies di Oscar Lambrughi

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I danni della non aderenza alle terapie

In alcuni post precedenti vi avevo già parlato del problema della non aderenza alle terapie e delle conseguenze che questo fenomeno può avere per la comunità in termini di costo per i sistemi sanitari nazionali e per le aziende farmaceutiche come causa di perdita di fatturato.
Oggi vi parlo di una soluzione alla non aderenza messa a punto da Boehringer Ingelheim, che non solo riguarda i pazienti, ma coinvolge attivamente anche i farmacisti.

 

Il CBI Summit

Durante l’undicesima edizione del Summit on Patient Adherence, (26, 27 aprile 2012), sponsorizzato dal Center for Business Intelligence, sono stati assegnati tre premi alle migliori iniziative per la promozione dell’aderenza alle terapie attraverso  Stakeholder e Patient Engagement, ideate da aziende farmaceutiche, compagnie assicurative e datori di lavoro.
L’obiettivo è quello di promuovere nuovi approcci e mostrare varie strategie di comunicazione per influenzare il comportamento del paziente, presentando case studies di successo, come esempi di possibili  soluzioni al problema dell’aderenza alla terapia.

I tre vincitori:

  1. MedCo (Compagnia assicurativa)
    Iniziativa: Express Scripts
  2. Evive Health (Datore di lavoro)
    Iniziativa: Communications on Evidence-Based Care
  3. Boehringer Ingelheim (Azienda farmaceutica)
    Iniziativa: Eleven Dimensions of Non-Adherence

La soluzione proposta da Boehringer Ingelheim, che adesso andremo ad analizzare, è un ottimo esempio di come si possa  coinvolgere attivamente la totalità degli attori del sistema sanitario  per ottenere risultati che favoriscano il proprio business e siano positivi per l’intera comunità e per la salute dei pazienti, in un’ottica di “health outcomes” tipica del Pharma 3.0.

 

Le undici dimensioni della non aderenza alle terapie

Boehringer Ingelheim ha vinto l’award per la sua soluzione alla non aderenza, che coinvolge non solo i pazienti (Patient Engagement), ma anche i farmacisti (gli stakeholder).
Questa soluzione si basa su uno studio condotto dalla stessa azienda e che identifica le principali motivazioni per le quali i pazienti non assumono correttamente i medicinali prescritti, individuando poi delle azioni, modalità di comunicazione e approccio che il farmacista deve mettere in pratica per risolvere il problema.

Il Patient Empowerment Program è stato costruito intorno a un portale web non brandizzato, che offriva un facile accesso ai pazienti che hanno partecipato allo studio.

I ricercatori, partendo da report pre-esistenti, hanno prima identificato 50 affermazioni ricorrenti riguardo l’assunzione dei farmaci su prescrizione e li hanno suddivisi in 9 categorie :

  1. Effetti del medicinale
  2. Costo del medicinale
  3. Fiducia nel medico
  4. Comunicazione
  5. Efficacia
  6. Confusione
  7. Fiducia nell’aderenza
  8. Auto-sufficienza
  9. Lifestyle

Successivamente è stato redatto un questionario da somministrare online ai pazienti, in cui veniva richiesto loro di esprimere il proprio livello di accordo/disaccordo rispetto a ognuna delle affermazioni identificate. Dopo aver raccolto le risposte di 1015 pazienti, il programma, in base alle affermazioni ricorrenti, ha generato 11 dimensioni di non aderenza.

Le 11 dimensioni di non aderenza:

  1. Strumenti Promemoria
  2. Migliorare la comunicazione
  3. Discrezione e Fiducia
  4. Responsabilizzare il paziente
  5. Affrontare l’elusione
  6. Assistenza Finanziaria
  7. Aumentare la trasparenza
  8. Ribadire il regime consigliato
  9. Dimostrare l’efficacia
  10. Dissipare le preoccupazioni
  11. Aumentare i touchpoint con il paziente

Il risultato finale dello studio è un sistema di profilazione chiamato MAPS (Medication Adherence Profiling System).
Per ogni dimensione identificata, in base alle key issus (problematiche riscontrate), vengono  suggerite delle azioni specifiche (strategie e tattiche), che il farmacista può mettere in campo per influenzare il comportamento del paziente.

 

 

Il farmacista riceve, quindi, una breve formazione sul progetto e viene introdotto alle 11 dimensioni, oltre che a come amministrare il sito web a lui dedicato (pharmacysatisfaction.com) per ottenere ulteriori indicazioni su come strutturare la discussione con i pazienti. Il programma è stato progettato proprio per dare un supporto al lavoro del farmacista, andando di fatto ad integrarsi al lavoro della farmacia .

Il sistema di profilazione MAPS ottenuto non ha solo lo scopo di misurare i livelli di non aderenza alla terapia, ma di mettere il farmacista in condizione di capire quali siano le motivazioni alla base del comportamento scorretto del paziente e di avere gli strumenti necessari per prevenirlo o limitarne gli effetti.